venerdì 31 dicembre 2010

FUOCHI D'ARTIFICIO E ASMA

Quando si parla di fuochi d'artificio, il pensiero corre in primo luogo ai numerosi infortuni causati dalle esplosioni, alle bruciature, alle ferite alle mani, come pure alle lesioni agli occhi e all'udito. Troppo spesso si dimentica un altro importante aspetto: Il fumo denso dei fuochi d'artificio è composto prevalentemente di polveri fini respirabili e velenose (PM10) che sono pericolose non solo per le persone che soffrono già di disturbi della salute ma anche per le persone sane.
Quando si bruciano dei fuochi d'artificio, con l'esplosione si libera una miscela di sostanze chimiche. Bruciando avvengono reazioni chimiche tra le materie mescolate, si tratta di una trasformazione della materia originaria con formazione di nuove sostanze, di composizioni sconosciute e velenose.

http://ilsole24h.blogspot
.com/

mercoledì 10 novembre 2010

INTERFERENTI ENDOCRINI PERICOLO PER LA RIPRODUZIONE

Nell'ambiente si diffondono con sempre maggiore intensità particolari categorie di sostanze chimiche o naturali, in grado di interferire sugli equilibri degli ormoni sessuali e determinare effetti nocivi a vari livelli sulla salute degli esseri viventi.

Una delle conseguenze più gravi ed imprevedibili di questo fenomeno è la potenziale interferenza di tali sostanze, definite "endocrine distruptors" (ED), con il sistema endocrino e le capacità riproduttive sia negli animali che nell'uomo. Una volta dispersi nell'ambiente, questi composti si degradano e penetrano nell'organismo attraverso la cute, le mucose, l'apparato respiratorio o per via orale.

www.aamterranuova.it/article5168.htm

domenica 31 ottobre 2010

GLI ANTI-MUFFA POSSONO PROVOCARE IL CANCRO AL SENO

Secondo una ricerca americana pubblicata da Environmental Healt, i prodotti per la pulizia della casa potrebbero aumentare i rischi di tumori al seno.
I prodotti più pericolosi sono i deodoranti per ambienti, gli agenti anti-muffa. Altri prodotti dannosi sono gli insetticidi, quelli per la pulizia da forno.

Fonte: www.ehjournal.net/content/9/1/40/abstract

martedì 12 ottobre 2010

Aspirina e antinfiammatori dannosi per l'intestino

Gli antidolorifici rimangono nell'occhio del ciclone. Ora arriva un altro allarme sugli antifiammatori non steroidei, una grande famiglia di farmaci a cui appartiene anche la comunissima aspirina e lo stesso naprossene. Tali farmaci potrebbero essere dannosi per l'intestino tenue ed essere la causa di circa 16.500 morti l'anno nei soli USA.
Uno studio condotto dai ricercatori del Baylor College of Medicine di Huston coordinati da David Y. Graham ha evidenziato che oltre il 70% dei pazienti che ha assunto antidolorifici come l'acido acetilsalicilico e l'ibuprofene per più di tre mesi ha riportato lesioni intestinali.

www.italiasalute.leonardo.it/

sabato 9 ottobre 2010

COLPITA LA NOSTRA CULTURA. Le erbe medicinali

Secondo la nuova direttiva europea sulle erbe medicinali, i contadini detentori delle nostre tradizioni, dovranno diventare chimici o biologi e adeguarsi alle istruzioni dell'Unione europea, allestire un laboratorio autorizzato dal Ministero della Sanità e seguire le Direttive di Bruxelles.
I trattamenti che verranno applicati ai prodotti erboristici saranno simili a quelli dei farmaci.
"La farmacia del Signore", così chiamata dai contadini e cattolici altoatesini, rischia di scomparire.

www.corriere.it/salute/10_ottobre_08/erbe-infusi-farmaci-stretta-ue_d394afba-d292-11df-8b7c-00144f02aabc.shtml

martedì 5 ottobre 2010

Fermiamo i padroni de cibo



L'Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) ha sempre cercato di promuovere i brevetti sulla materia vivente, che rappresenta il "bene comune" più prezioso del nostro pianeta. Esso è spesso andato oltre i limiti imposti dalla legge.(vedi modifica del regolamento applicativo della "Convenzione Europea dei Brevetti" del 16.06.99)

Il brevetto che copre ogni ogm, privatizza la pianta o l'animale e:
permette all'azienda che ne è detentrice di riscuotere diritti ad ogni ciclo riproduttivo
permette il controllo della catena alimentare
rappresenta l'unica ragione per cui gli ogm vengono spinti sul mercato

Inoltre l'EPO già da tempo vuole spostare i confini della brevettabilità fino ad includervi piante
ed animali convenzionali, NON GENETICAMENTE MODIFICATI.

www.equivita.it/comunicato16.07.10htm

fonte equivita

domenica 3 ottobre 2010

I malati di MCS, ME, FM, scendono in piazza a Roma e a Catania

A Roma e a Catania i malati di Sensibilità Chimica Multipla, Stanchezza Cronica e Fibrimialgia hanno protestato attraverso un sit-in, per richiedere il riconoscimento di queste patologie da parte degli organi preposti ed il conseguente riconoscimento dei diritti a loro dovuti al riguardo di lavoro e sanità.

www.repubblica.it/salute/medicina/2010/10/01/news/stanchezza_cronica_malati_si_mobilitano-7620365/

giovedì 30 settembre 2010

29 settembre 2010

Farmindustria contro i social network

Daniel Jacques Cristelli, presidente del Gruppo vaccini
di Farmindustria: "Non è possibile. Il problema è che sul web tutti possono o devono dare la loro opinione e così spesso si alimenta la cattiva o vecchia informazione".

www.repubblica.it/salute/prevenzione/2010/09/29/news/social_network_contro_i_vaccini-7549816/

fonte repubblica.it

mercoledì 22 settembre 2010

ARSENICO NELL'ACQUA: LA UE BACCHETTA L'ITALIA E IL MINISTRO FERMA LA DEROGA

Lo ha annunciato il Ministro Ferruccio Fazio, a margine del 'V Forum Risk Management in Sanita ad Arezzo, precisando che alle Regioni è stata inviata una comunicazione con cui si abolisce l'astensione del limite di concentrazione di arsenico massima consentita a 50 microgrammi per litro.

www.aamterranuova.itarticle5247.htm

domenica 5 settembre 2010

Il Prof. Genovesi scrive all'ISDE

Ho letto il programma del convegno sulle malattie rare che si terrà a Firenze il 20 Settembre prossimo e, devo dire, ancora una volta ho dovuto constatare la superficialità con la quale, nella presentazione del programma, viene citata l'MCS, definita patologia di origine psichica con l'avallo di prestigiose società scientifiche.
Le istituzioni citate definiscono il problema noncuranti della pessima figura scientifica che fanno di fronte all'entourage che realmente lavora ed ha lavorato sull'MCS con accuratezza metodologica tale da fornire oggi una serie di dati incontrovertibili relativi ai meccanismi biologici alla base dell'MCS, dal coinvolgimento dello stress ossidativo, alle manifestazioni limbiche, dai polimorfismi dei geni coinvolti (con riferimento particolare alla CAT, alla GST, ai citocromi ecc.) al ruolo della NOS (ossido nitrico sintetasi) fino all'epigenetica della malattia, meccanismi di sicuro molteplici e da riordinare nel loro processing ma certamente in grado di consentirci di escludere che il problema rappresenti la "tipica condizione" di una società sempre più tecnofobica e chemio fobica.

Non conosco alcun membro dell'Accademia Americana di Allergologia ed Immunologia, o dell'American Medical Association of Physicians, che abbia fatto e pubblicato studi seri sulla Sensibilità Chimica Multipla o sull'elettrosensibilità (e qui sono pronto ad essere smentito); eppure si permettono celandosi dietro altisonanti acronimi di società scientifiche che possono creare imbarazzo culturale solo nei medici ignoranti, si permettono, dicevo, di esprimere pareri privi di fondamento su una patologia che non conoscono, perchè non la studiano realmente.

Non voglio azzardare ipotesi su questo atteggiamento.

Come non citare, viceversa, ben altre categorie di ricercatori che hanno e stanno dedicando la vita al problema MCS (Jean Monroe di Londra, Grace Ziem dell'Università del Maryland, Martin Pall dell'Università di Washington, William J.Rea di Dallas, ecc.), definendolo in tutti i suoi aspetti biochimici?

È sicuramente molto complesso il mondo dell'MCS, soprattutto per chi lavora come me, sul campo ed assiste i malati ancor prima di speculare sui risultati delle indagini svolte, tuttavia, la mia esperienza scientifica relativa alla patologia in oggetto, mi consente di escludere che l'MCS sia una malattia psichiatrica ed è inacettabile che ancora si discuta su questo, per quanto ciò avvenga in contesti relativamente limitati.

Roma: 23/08/2010 Giuseppe Genovesi


Dipartimento di Medicina Sperimentale (è il nuovo nome)
Policlinico Umberto I - Università La Sapienza di Roma

martedì 2 febbraio 2010

Il Prof. Martin Pall ad aprile sarà in Italia

Nell'annunciare il tour europeo, per tenere delle conferenze sul ciclo NO/ONOO nell'MCS e in altre patologie, il Prof. Pall, che è stato a Roma e a Brescia nel 2008, denuncia la situazione persecutoria nella quale si trovano i medici italiani che si occupano dei malati di MCS.
Nel prossimo tour, il professore toccherà le maggiori capitali europee, tra le quali anche Roma, dove incontrerà i membri dell'ISS.
"I then fly on to Rome for a presentation on the morning of April 17, flying later that day to Catania, Sicily for a meeting on MCS. That meeting is again being scheduled to correspond to my European trip and is the first meeting ever to be held in Italy on MCS. I then return to Rome for an informal meeting with people at the National Institute of Health to discuss the mechanism of MCS. The situation in Italy is an amazing turn around compared with the situation when I visited there in November 2008. At that time, and I gave talks at the medical school in Brescia in Northern Italy and also in Rome, I was told that the situation regarding MCS in Italy was positively barbaric, with physicians being prosecuted and thrown in jail for treating their patients for MCS. Maybe, just maybe, I will have turned the situation around in that country within 1 1/2 years? We can only hope."
da:

martedì 12 gennaio 2010

Lettera aperta del Prof. Giuseppe Genovesi sulla Sensibilità Chimica Multipla

Al di là di come si voglia definirla, la “Sensibilità Chimica Multipla” è una patologia in evidente aumento, a causa delle condizioni ambientali progressivamente peggiorate negli ultimi 15 anni. Ma che cosa è?..... E’ una malattia che si manifesta con una progressiva intolleranza nei confronti di sostanze chimiche di varia origine, soprattutto se volatili, e tale intolleranza si esprime con una sintomatologia talmente multiforme ed aggressiva a carico praticamente di ogni organo e apparato a tal punto che il paziente, all’inizio incredulo e disorientato, viene completamente sopraffatto dalla situazione. E’ qui che inizia il pellegrinaggio da un medico all’altro. Dopo avere fatto effettuare al paziente un lungo percorso di analisi di routine spesso seguite da approfondimenti ed esami talvolta invasivi e costosi in termini sia economici che psicologici, già così provato e scioccato da quanto gli sta accadendo, trasformandogli il pellegrinaggio in calvario, il medico scambia la malattia per una nevrosi o peggio per una psicosi e invia il paziente da quello che ritiene lo specialista definitivo, lo psichiatra, o se ritiene di farne a meno addirittura lui stesso gli prescrive degli psicofarmaci SENZA CONOSCERE ALCUNCHE’ SULLA PATOLOGIA DI FRONTE ALLA QUALE SI TROVA.
Così il malato si trova ad affrontare anche lo scetticismo dei parenti, che hanno ovviamente difficoltà a credere in quello che il paziente descrive, soprattutto dopo essersi sentiti dire dal medico: “BISOGNA CHE LO PORTIATE DALLO PSICHIATRA”. Ed è qui che il carico stress correlato, causa delle esacerbazioni della patologia stessa, avvia il paziente verso acutizzazioni ed alterazioni del quadro che diviene via via sempre più grave, intricato ed apparentemente inaffrontabile.
Studio questa malattia da alcuni anni e sono un medico specialista in endocrinologia, in psichiatria ed in immunologia, e, grazie anche alle ricerche svolte su questa patologia in questi anni, credo di aver raggiunto una competenza sufficiente per permettermi di fare una serie di considerazioni in merito. Purtroppo mi trovo spesso a confrontarmi con colleghi la cui arroganza è tale da non consentir loro di guardare più in là della radice del proprio naso…..nemmeno della punta….., medici che negano l’esistenza dell’MCS pur non conoscendo affatto le caratteristiche genetiche e conseguentemente metaboliche, della malattia, medici che, anziché pensare con la loro testa e, una volta tanto nella loro vita, studiare nel senso più universale del termine, preferiscono riferire le decisioni di “Commissioni” che si auto nominano in ambienti dove la medicina è dominata dalla politica, che scelgono di “dichiarare che l’MCS non esiste…….IGNORANTI che fanno della loro ignoranza un vanto, che ritengo corresponsabili della grave sofferenza e del disagio che la maggior parte dei malati di MCS si trova a dover affrontare ogni giorno, corresponsabili della scelta di alcuni di togliersi la vita….certo, proprio così, chi legge probabilmente non sa che nelle scorse settimane ben 2 pazienti, disperati, si sono suicidati.
Bene, sappiate tutti allora che L’MCS esiste ed è legata ad una difficoltà ad eliminare numerosissime sostanze chimiche, una difficoltà sostenuta da mutazioni genetiche presenti in parte dalla nascita ma che non si sarebbero mai espresse in forma di malattia se i malcapitati affetti fossero vissuti in un contesto ambientale idoneo (tanto per capirci chi vivesse in un’isola del pacifico cibandosi di frutta e verdura senza pesticidi, pesci e carni senza conservanti, ormoni, antibiotici e quant’altro, pur avendo la predisposizione genetica non si ammalerebbe mai). In più si dà anche il caso che in determinate circostanze l’inquinamento sia tale da provocare al soggetto un’alterazione genetica EX NOVO, cioè che non esisteva dalla nascita, che lo fa ammalare.
Le indagini che il sottoscritto, con la preziosissima collaborazione dell’associazione dei malati di MCS, “AMICA”, ponte tra il mio Dipartimento di Fisiopatologia Medica del Policlinico Umberto I di Roma e l’IDI di Roma, istituto questo che possiede laboratori adeguatissimi e soprattutto “know how” adeguato, eseguite dietro mia specifica prescrizione su moltissimi pazienti affetti da MCS, hanno finora prodotto risultati eccezionali che confermano quanto ho appena dichiarato.
Abbiamo una casistica di circa 200 casi, 70 già screenati, che presentano dei risultati incontrovertibili; il 100% dei pazienti possiede infatti un’alterazione funzionalmente molto significativa di un gene che produce un’enzima fondamentale per eliminare i radicali liberi, il 90% circa possiede una spiccata riduzione funzionale di un altro enzima chiave nell’eliminazione dei radicali liberi ed è superfluo dire che, ovviamente, i controlli fatti su persone non affette dall’MCS, hanno mostrato le alterazioni esaminate solo in circa il 20% dei casi, e la maggior parte delle volte non associate tra di loro come invece accade nell’MCS. Ma l’elemento più significativo e paradossale, forse, è che la maggior parte dei malati di MCS ha un’alterazione funzionale di una classe di enzimi che servono a metabolizzare le benzodiazepine e i neurolettici cioè proprio quella classe di farmaci che i medici ignoranti prescriverebbero ai pazienti, ritenendoli “picchiatelli”; non solo quei farmaci sarebbero inefficaci come sedativi o deliriolitici, ma soprattutto sarebbero estremamente pericolosi su un organismo non in grado di utilizzarli correttamente ed eliminarli adeguatamente.
Il 20 marzo avrò un ulteriore incontro con la Regione Lazio con la quale stiamo cercando di puntualizzare la diagnostica e la terapia da offrire ai malati di MCS, i suggerimenti dovrebbero consentire a chi di dovere di identificare il centro di riferimento regionale e poi, sulla scia, quello nazionale per la diagnosi e la cura dell’MCS. Spero che prevalgano i dati e le competenze acquisite rispetto alle ragioni politiche e clientelari, che sono il male cronico del nostro paese.
E’ follia tutto ciò? No, è solo la realtà dei fatti in un paese in cui non c’è rispetto per la “diversità” e non c’è cultura per comprenderla; io lotto per tutto ciò e conduco questa lotta, consapevole dei rischi, e la conduco in qualità innanzitutto di uomo: un uomo che è anche medico, e presidente della Società italiana di Psico Neuro Endocrino Immunologia, che da sempre agisce seguendo una linea per la quale le verità scientifiche debbano essere divulgate anziché tenute nel cassetto. Ed ancora di più conduco questa lotta nella mia qualità di Presidente di una Associazione per la tutela dei consumatori, la SOS UTENTI, che in Italia conta oltre 30.000 iscritti e che ha voluto proprio quali utenti prioritari nel proprio statuto i malati di MCS, nella consapevolezza delle gravi carenze socio-economiche sanitario-assistenziali alle quali gli stessi sono soggetti.
Per questo e per evitare che ancora accada tutto ciò, che altre vite siano distrutte o perdute, mi metto a disposizione di qualsiasi network che voglia conoscere i dettagli.

Prof. Giuseppe Genovesi
(Presidente della Società italiana di Psico Neuro Endocrino Immunologia, ricercatore presso il Policlinico Umberto I di Roma)